C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

sabato 18 dicembre 2010

L'INCHIESTA IN GERMANIA E IL RACCONTO IN ITALIA

Pubblico due modi differenti di affrontare lo stesso tema: ETN, importante organizzazione animalista tedesca. La prima parte riguarda una seria inchiesta fatta da charitywatch con i risultati qui pubblicati, la seconda parte è "un'inchiesta" che pare praticata dagli interessati stessi che indagano evidentemente su di sè....
Ovviamente io non giudico e non sottintendo nulla, evidenzio semplicemente realtà pubbliche che pur essendo sullo stesso tema, sono pericolosamente discordanti e credo che le persone realmente interessate al benessere animale debbano prenderne atto.


Germania: Attenzione:Utilizzo non trasparente delle offerte - ETN Europäischer Tier- und Naturschutz e.V.
pubblicata da Genny D'amore il giorno martedì 2 novembre 2010 alle ore 1.40
Attenzione   Utilizzo non trasparente delle offerte

07.10.2010    di Stefan Loipfinger

ETN Europäischer Tier- und Naturschutz e.V.
Mercedes classe M come vettura di lavoro dell’associazione 
Una vettura aziendale nobile di Heinz Wiescher
Il cambio continuo anormale del Direttivo è un evidente segno di profondi disaccordi nell’organizzazione. Presso la ETN assoc. Europea per la tutela animale e della natura negli ultimi tempi si susseguono  dei cambi continui nel direttivo, personaggi che sono collegati con il presidente onorario Heinz Wiescher. Le voci di sospetti sull’utilizzo dei fondi dell’associazione, diventano sempre più insistenti. Molte persone hanno addirittura presentato denunce. Alla richiesta molto dettagliata con accuse concrete, fatta da Charitywatch.de  non è ancora, dopo settimane, stato dato riscontro alcuno.
Relativamente al divieto imposto recentemente dalla ADD di Trier, di raccogliere fondi, divieto purtroppo valido solo per il Land Reno-Palatinato, si rafforzano i pesanti dubbi sull’uso corretto delle offerte e delle quote dei soci da parte dell’associazione che ha fondi milionari.
ADD. „Poiché, nonostante le ripetute richieste fatte all’associazione di inoltrare informazioni come imposto dalla legge relativa alla raccolta fondi, senza alcun esito, non è possibile verificare se le offerte vengono utilizzati per gli scopi fissati nello statuto.” Con questa motivazione la ADD di Trier ha imposto, a partire da fine agosto, il divieto di raccolta fondi nel Reno-Palatinato.
Wiescher. Heinz Wiescher ha gestito per anni gli affari dell’ETN. Lui è presidente onorario e socio onorario. Nelle vesti di presidente assunto regolarmente, ha percepito uno stipendio mensile di 5.000 Euro utilizzando come auto aziendale un Mercedes Stationwagon molto costoso. La presidenza che transitoriamente aveva deposto, è di nuovo in essere. Oltre ad essere socio onorario è anche delegato ed addirittura l’addetto stampa del direttivo dell’associazione, che nelle assemblee dei soci rappresenta il direttivo e vota e prende in visione i rapporti annuali degli incassi e delle spese (Bilanci). Inoltre, nei compiti dei delegati figura anche l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno successivo. Le importanti funzioni di controllo dei delegati erano e sono , dalla loro composizione, molto limitate. I delegati sono composti da partners nella vita o altri “dipendenti” erano o sono ancora parte dei delegati- Il modo feudalistico con cui Wiescher gestisce la ETN si evince da una lettera del 06 marzo 2010 nel quale erano indicati i delegati da eleggere nell’assemblea  soci avvenuta una settimana dopo. Affinché Heinz Wiescher possa essere contattato sempre immediatamente presso la sede, è stato messo un telefono apposito, tipo” telefono rosso”. Quando  Charitywatch  ha selezionato questo numero, il direttore Goetz Bukenberger ha subito risposto in maniera agitata : “Cosa succede Signor Wiescher?”
Vettura aziendale. Il presidente di un associazione animalista deve avere a disposizione una Mercedes classe M del valore di 65.000 Euro? Heinz Wiescher gode di questo lusso. Ma quando all’inizio del 2010 gli viene tolta la carica di presidente, ha acquistato dall’ETN  privatamente la vettura di nemmeno un anno. Prezzo d’acquisto: 45.000 Euro pagata in contanti. Wiescher non ha nemmeno dovuto fare il passaggio di proprietà…se l’era già intestata all’atto d’acquisto, sebbene ha pagato la ETN. L’ETN ha persino pagato le spese di benzina nonostante fosse già stata venduta privatamente a Wiescher.  . A partire dalla destituzione dal direttivo di Stephanow e Christa Schoene nel luglio 2010 è cambiato tutto. Wiescher è di nuovo presidente ed ha venduto nuovamente il suo Mercedes privato  alla ETN  Prezzo indicato: 45.000 Euro. Strano come l’auto perde valore solo quando la perdita deve essere sopportata dai soci/offerenti. Anche su questo punto Wiescher non  è disposto a fare dichiarazioni.
Fluttuazione. Dei Quattro personaggi del direttivo effettivi alla fine del 2009, solo Dieter Ernst è ancora al suo posto. Diana Reiser è uscita all’inizio di quest’anno ed è stata sostituita da Hermann Josef Fensky . Poco dopo sono usciti anche Rainer Schoene e Heinz Wiescher, sostituiti da Wolfgang Stephanow e Christa Schoene. Ma solo per pochi mesi. A Luglio sono stati “destituiti” da un’ ambigua e contestata assemblea dei delegati. Helga Selzle è stata inserita come nuovo membro del direttivo. Heinz Wiescher è di nuovo presidente, posizione che a Marzo aveva ceduto a Wolfgang Stephanow.Anche nel consiglio di vigilanza all’inizio del 2010 c’è stato un avvicendamento a cui ora pare seguirà lo scioglimento.In una lettera dell’estate 2010 il presidente del Consiglio di vigilanza, Manfred Lambuerger critica  molto esplicitamente l’eccesso di mancanza di informazioni ed addirittura minaccia azioni legali. Ora anche  lui vuole dimettersi.
 Utilizzo dei mezzi. L’elenco delle spese dubbiose è molto lungo. Tra l’altro è talmente grave che , da informazioni giunte a Charitywatch, nel frattempo molte persone hanno sporto denuncia. Oggetto di denuncia è per esempio il supporto di diversi anni di un  progetto per la protezione animale a Mallorca. Invece si tratta di una pensione per  vacanze. Charitywatch ha chiesto Wiescher se avesse passato almeno una volta le sue ferie lì – purtroppo senza riscontro. Un altro caso è la spesa di 100.000 Euro per un’esposizione del rifugio di Wattenmeer, che era di una superficie di appena 2 metri quadri.  A quanto pare in questa spesa per la protezione animale erano compresi anche due posti di praticantato, tra cui uno  per un famigliare del consiglio di vigilanza. O il finanziamento di una via d’accesso ad una proprietà privata a Teneriffa. Ad usufruire di quest’ultimo finanziamento, una “animalista” che Wiescher aveva previsto eleggere in primavera come delegata ETN . Oppure i fondi per restaurare una masseria privata in Austria, da prendere come esempio “campione da mostrare”, mentre invece ci sono collegamenti privati tra la famiglia del contadino e Wiescher.Un’altra accusa ancora: la figliastra di Wiescher , che guarda caso è anche delegata presso l’ETN, detiene a spese dell’ETN diversi cavalli. La veridicità di tutte le accuse dovranno essere  avvalorate da Enti statali preposti – sino ad allora vale naturalmente la presunzione d’innocenza. Comunque Wiescher a Charitywatch non ha voluto rilasciare dichiarazioni alcune. .
Dovere di effettuare controlli. A parte il compito morale di controllo nei confronti dei soci/offerenti, la ETN ha un dovere imposto dall’Intendenza di finanza: controllare regolarmente I fondi versati ad altre associazioni. Che questo però da parte dell’ETN non venga fatto sempre, lo dimostra il protocollo di un incontro del direttivo del 6 maggio di quest’anno.il presidente onorario  Wiescher nell’occasione ha criticato i controlli fatti ad una associazione che aveva ricevuto dei fondi, controllo fatto dall’allora presidente e direttore Stephanow che aveva fatto visita ad un partner senza preavvisarlo. Stephanow è stato accusato di usare metodi da “stasi”. Dopo animata discussione, il presidente e direttore chiese il presidente onorario se le conseguenze che gli aveva annunziato fossero da intendere come minaccia. La risposta di Wiescher, come indicato nel verbale, è stata : “si”.
Bukenberger. Il legale rappresentante Goetz Bukenberger è strettissimo collaboratore confidente di Wiescher. L’avvocato Bukenberger dovrebbe conoscere molto bene lo statuto dell’associazione. Sino alla fine del 2009 v’era indicato che lo scopo era “migliorare il benessere animale” e “prevenire maltrattamenti ed abusi sugli animali” e perseguirli senza prendere in considerazione “le persone”.Nonostante ciò non ci sono state conseguenze al fatto che Burkenberger ha avvelenato tutti i pesci ornamentali presenti alla masseria Huppenhardt. Inoltre è cacciatore, espleta il lavoro di consulente presso gli uffici della ETN anche relativamente a questioni legali riguardanti la caccia..Percepisce dall’ETN uno stipendio ottimo, inferiore solo , da quanto si evince dalle spese per il personale,  da quello del  presidente Wiescher. Inoltre l’ETN negli ultimi tre anni ha pagato Euro 337.000 per spese di consulenze legale.
Bilanci. La ETN è un’ associazione ricca. A fine 2009 disponeva di un patrimonio che supera 11 milioni  di Euro, con incasso annuale di scarsi 3,7  milioni di Euro. La gran parte del patrimonio proviene da debiti pregressi  di Wolfgang U ed Eduard B. , condannati per truffa delle offerte. Dal 2005 queste quote si aggirano sui 6 milioni di Euro.. Considerati gli importi anzidetti, non c’è da meravigliarsi se nell’inventario s trovano voci come: “Sauna” “luci per la piscina”,”copertura piscina” o “tappeto persiano”. Cosa abbia a che fare con la protezione degli animali, non è chiaro. Comunque stessa cosa vale per le spese di gestione e di pubblicità, che dalla documentazione disponibile non si riescono a comprendere chiaramente. Comunque un milione di Euro ca. nel 2008 è certo che non è stato speso per aiutare gli animali . Per cui la pubblicità che fà l’ETN affermando che il 90% delle quote versate dai soci e delle offerte vengono utilizzate per la protezione animale e dell’ambiente, è da considerarsi ingannevole.  
Giudizio di CW-. Con riferimento alle denunce menzionate, vale in ogni caso la presunzione dell’innocenza! Ma ciò non è di notevole importanza per il punto di vista dei soci e di coloro che inviano offerte, poiché dal punto di vista morale il comportamento del presidente onorario, addetto stampa dei delegati, socio onorario e legale rappresentante Wiescher, non è proprio accettabile. Inoltre si pone la domanda come mai con un patrimonio milionario e le entrate che ammontano a 3,7 milioni nel 2009, senza considerare le spese delle masserie di Wiesenfeld e Huppenhardt, sono stati elargiti solo 970.000 Euro a rifugi convenzionati? L’ETN si rifiuta di mettere dei limiti per le spese per la pubblicità e la gestione. Nemmeno la suddivisione dei fondi ad altri rifugi ed il controllo dell’uso effettivo, non corrisponde a ciò che i soci/coloro che inviano offerte, si aspettano dall’associazione. Considerando poi  il curriculum dell’associazione, che prima si chiamava ETHW e sistematicamente ha ripreso anche i soci della Arche 2000 Welttierhile (aiuto mondiale agli animali) – due dei più grandi scandali tedeschi – il comportamento è da considerare particolarmente dubbioso.


 Originale:
§   
<span>Intransparente Spendenverwendung Warnungen</span>

07.10.2010 von Stefan Loipfinger drucken | empfehlen | Leserbrief
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ETN Europäischer Tier- und Naturschutz e.V.
Mercedes M-Klasse als Dienstwagen
Ein nobler Dienstwagen für Heinz Wiescher
Eine ungewöhnlich hohe Fluktuation ist ein sicheres Zeichen für Unstimmigkeiten innerhalb einer Organisation. Beim ETN Europäischer Tier- und Naturschutz gab es in letzter Zeit sehr häufige Wechsel bei Mandatsträgern, die offenbar stark mit dem herrschaftlichen Auftreten des Ehrenpräsidenten Heinz Wiescher zusammenhängen. Zweifel an der Vergabe von Vereinsgeldern werden immer lauter. Mehrere Personen haben sogar Anzeigen erstattet. Eine umfangreiche Anfrage von CharityWatch.de mit zahlreichen konkreten Vorwürfen wurde über Wochen verschleppt und ist bis heute unbeantwortet. In Verbindung mit dem kürzlich ausgesprochenem Sammlungsverbot der Aufsichts- und Dienstleistungsdirektion Trier, das leider nur für das Bundesland Rheinland-Pfalz bindende Wirkung hat, sind bei dem millionenschweren Verein massive Zweifel an der ordnungsgemäßen Verwendung der Spenden und Mitgliedsbeiträge angebracht.
ADD. „Trotz mehrfacher Aufforderungen ist der Verein seinen gesetzlichen Auskunftspflichten im sammlungsrechtlichen Verfahren nicht nachgekommen, so dass eine satzungsgemäße Verwendung der Spendengelder nicht sichergestellt ist.“ Mit diesem zentralen Satz hat die Aufsichts- und Dienstleistungsdirektion aus Trier das Ende August verkündete Sammlungsverbot für Rheinland-Pfalz begründet.
Wiescher. Heinz Wiescher hat jahrelang die Geschäfte des ETN geführt. Er ist Ehrenpräsident und Ehrenmitglied. Als angestellter Geschäftsführer bezog er ein Gehalt von 5.000 Euro und nutzte als Dienstwagen einen unverhältnismäßig teuren Mercedes Geländewagen. Die vorübergehend aufgegebene Geschäftsführung hat er zwischenzeitlich wieder inne. Darüber hinaus ist er als Ehrenmitglied auch Delegierter und sogar Sprecher dieses zentralen Vereinsorgans, das stellvertretend für die Mitgliederversammlung den Vorstand entlastet und wählt sowie den jährlichen Rechenschaftsbericht über Einnahmen und Ausgaben entgegennimmt. Außerdem zählt die Genehmigung des Haushaltsplans für das nächste Geschäftsjahr zu den Aufgaben der Delegierten. Die wichtige Kontrollfunktion der Delegierten war und ist angesichts der Zusammensetzung allerdings stark eingeschränkt. Vorstände, Ehepartner, Verwandte oder sonstige „Abhängige“ zählten oder zählen zu den Delegierten. Wie feudalistisch Wiescher den ETN führt, zeigt ein Wiescher-Brief vom 6. März 2010, in dem „die zu wählenden“ Delegierten und Aufsichtsräte für die eine Woche danach stattgefundene Mitgliederversammlung vorgegeben wurden. Damit Heinz Wiescher in der Geschäftsstelle telefonisch immer sofort jemanden erreicht, wurde extra eine Art „rotes Telefon“ eingerichtet. Als CharityWatch.de diese Nummer einmal nutzte, nahm der Geschäftsleiter Götz Bukenberger atemlos den Hörer ab und meldete sich mit: „Was gibt’s, Herr Wiescher?“
Dienstwagen. Muss der Geschäftsführer eines Tierschutzvereins einen 65.000 Euro teuren Mercedes der M-Klasse fahren? Heinz Wiescher gönnt sich diesen Luxus, dessen Auflistung der Sonderausstattungen zwei Seiten umfasst. Als aber Anfang 2010 sein Geschäftsführervertrag vorerst gelöst wurde, kaufte er dem ETN das nicht einmal ein Jahr alte Auto privat ab. Kaufpreis 45.000 Euro – bezahlt in bar. Ummelden musste Wiescher das Auto nicht, denn er hat es beim Kauf schon auf seinen Namen angemeldet, obwohl der ETN den Kaufpreis bezahlte. Der ETN hat sogar noch Bezinkosten bezahlt, als das Auto schon an Wiescher privat verkauft war. Seit der Abwahl der Vorstände Stephanow und Christa Schöne im Juli 2010 ist aber wieder alles anders. Wiescher ist nun erneut Geschäftsführer und hat seinen privaten Mercedes an den ETN zurückverkauft. Angeblicher Preis: 45.000 Euro. Schon merkwürdig, dass das Auto nur dann an Wert verliert, wenn den Verlust die Spender/Mitglieder tragen müssen. Auch hierzu war Wiescher nicht zu einer Stellungnahme bereit.
Fluktuation. Von den vier Ende 2009 tätigen Vorständen ist heute nur noch Dieter Ernst im Amt. Diane Reiser schied Anfang dieses Jahres aus und wurde von Hermann-Josef Fensky ersetzt. Kurz danach schieden Rainer Schöne und Heinz Wiescher aus und Wolfgang Stephanow und Christa Schöne übernahmen die Ämter. Allerdings nur für wenige Monate. Im Juli sind sie in einer umstrittenen Delegiertenversammlung „entmachtet“ worden. Helga Selzle wurde als neues Vorstandsmitglied aufgenommen. Heinz Wiescher füllt wieder das Amt des Geschäftsführers aus, das er erst im März an Wolfgang Stephanow abgegeben hatte. Im Aufsichtsrat kam es Anfang 2010 ebenfalls zu einem Wechsel, auf den nun wohl eine Amtsniederlegung folgt. In einem sehr deutlichen Schreiben hat der Aufsichtsratsvorsitzende Manfred Lambürger im Sommer massive Informationsmängel kritisiert und sogar gerichtliche Schritte angedroht. Sein Amt will nun auch er aufgeben.
Mittelverwendung. Die Liste von zweifelhaften Mittelvergaben ist lang. Sie ist außerdem so gravierend, dass nach Informationen von CharityWatch.de zwischenzeitlich mehrere Personen Anzeigen erstattet haben. Gegenstand von Anzeigen ist zum Beispiel die langjährige Förderung eines angeblichen Tierschutzprojektes auf Mallorca. In Wirklichkeit handelt es sich dabei aber um eine Ferienpension. CharityWatch.de fragte deshalb Wiescher, ob er dort schon einmal einen Urlaub verbrachte – leider ohne Antwort. Ein anderer Fall sind knapp 100.000 Euro für eine Ausstellung der Schutzstation Wattenmeer, die gerade mal zwei Quadratmeter groß war. Angeblich wurden im Gegenzug zu dieser fragwürdigen Tierschutzausgabe zwei Praktikumsplätze zugesagt, von denen einen ein Familienmitglied eines Aufsichtsrates in Anspruch nahm. Oder die Finanzierung einer Zufahrtsstraße zu einem privaten Anwesen in Teneriffa. Begünstigte war eine von Heinz Wiescher im Frühjahr als zu wählende ETN-Delegierte vorgesehene „Tierschützerin“. Oder der sechsstellige Zuschuss zum Umbau eines privaten Bauernhofes in Österreich als „Vorzeigeobjekt“ während private Verbindungen zwischen der Familie des Landwirts und der Familie Wiescher existieren. Noch ein Vorwurf ist: Die Stieftochter von Heinz Wiescher, die zufällig Delegierte beim ETN ist, hält auf Kosten des Vereins mehrere Pferde. Wie nachhaltig diese und weitere Vorwürfe am Ende sind, müssen staatliche Stellen klären – bis dahin gilt natürlich die Unschuldsvermutung. Gegenüber CharityWatch.de war Wiescher jedenfalls nicht zu einer Stellungnahme bereit.
Prüfpflicht. Unabhängig von der moralischen Prüfpflicht gegenüber den Spendern/Mitgliedern hat der ETN einen vom Finanzamt vorgegebenen Auftrag, die Verwendung der an andere Vereine weitergeleiteten Gelder regelmäßig zu prüfen. Dass dies beim ETN aber offenbar teilweise vernachlässigt wird, zeigt ein Protokoll eines Vorstandstreffens vom 6. Mai dieses Jahres. Damals kritisierte der Ehrenpräsident Wiescher die Kontrolle eines Zuschussempfängers durch den damaligen Vereinspräsidenten und Geschäftsführer Stephanow, der einem Partner einen unangemeldeten Besuch abstattete. Stephanow wurden „Stasimethoden“ vorgeworfen. Nach offenbar heftiger Diskussion fragte der damalige Vereinspräsident und Geschäftsführer den Ehrenpräsidenten, ob die Ankündigung von Konsequenzen als Drohung zu verstehen sei. Die Antwort von Wiescher laut Protokoll: „Ja“
Bukenberger. Als enger Vertrauter von Wiescher gilt der Geschäftsleiter Götz Bukenberger. Die Vereinssatzung dürfte der Rechtsanwalt Bukenberger gut kennen. Bis Ende 2009 war darin definiert, dass „das Wohlergehen der Tiere gefördert“ und „Tierquälerei und Misshandlung verhütet“ sowie Zuwiderhandlungen gegebenenfalls „ohne Ansehen der Person“ verfolgt werden sollen. Trotzdem blieb ohne Konsequenzen, dass Bukenberger den gesamten Zierfischbestand auf Hof Huppenhardt vergiftet hat. Er ist außerdem Hobbyjäger und berät Mandanten sogar in den Räumlichkeiten des ETN zu Rechtsfragen der Jagd. Vom ETN bezieht er ein anständiges Gehalt, das laut einer Personalkostenübersicht nur vom Geschäftsführer Wiescher überboten wird. Darüber hinaus hat der ETN in den letzten drei Jahren 337.000 Euro für Rechtsberatungskosten ausgegeben.
Bilanzen. Der ETN ist ein vermögender Verein. Per Ende 2009 verfügte er über ein Vermögen von gut elf Millionen Euro bei Jahreseinnahmen von knapp 3,7 Millionen Euro. Ein erheblicher Teil des Vermögens stammt aus Regressansprüchen gegenüber den verurteilten Spendenbetrügern Wolfgang U. und Eduard B.. Diese Ansprüche summieren sich seit 2005 auf sechs Millionen Euro. Angesichts dieser Beträge ist es nicht weiter verwunderlich, dass in der Inventaraufstellung Positionen wie „Sauna“, „Schwimmbadlichter“, Schwimmbadabdeckung“ oder „Perser Teppich“ auftauchen. Was das mit Tierschutz zu tun hat, ist aber nicht ganz nachvollziehbar. Ähnliches gilt übrigens für die Verwaltungs- und Werbekosten, die aus den Unterlagen nicht eindeutig herauslesbar sind. Rund eine Million Euro dürfte aber 2008 auf keinen Fall direkt den Tieren zu Gute gekommen sein. Damit kann die Werbeaussage des ETN, wonach „90 Prozent der Mitgliedsbeiträge und Spenden dem Vereinszweck, das heißt dem Tier- und Naturschutz, zufließen“, nur als Spendertäuschung eingestuft werden.
CW-Meinung. Bezüglich der erwähnten Anzeigen gilt die Unschuldsvermutung! Aus Spender-/Mitgliedersicht ist das aber ohnehin nicht entscheidend. Denn moralisch ist das Verhalten des Ehrenpräsidenten, Delegiertensprechers, Ehrenmitglieds und Geschäftsführers Wiescher längst inakzeptabel. Darüber hinaus stellt sich die Frage, warum bei einem Millionenvermögen und Gesamteinnahmen von 3,7 Millionen Euro 2009 ohne die Ausgaben für die ETN-Einrichtungen Hof Wiesenfeld und Hof Huppenhardt nur 970.000 Euro an bezuschusste Tierheime weitergeleitet wurden? Eine klare Abgrenzung der Tierschutzausgaben von Werbung und Verwaltung verweigert der ETN. Und selbst die Verteilung der Zuschüsse an andere Tierheime sowie deren Verwendungskontrolle erfüllt nicht die Ansprüche, die ein Spender/Mitglied zu Recht erwarten darf. Vor dem Hintergrund der Historie des Vereins, der früher ETHW hieß und auch systematisch Mitglieder von Arche 2000 Welttierhilfe übernahm – zwei der größten Spendenskandale Deutschlands –, ist das Vereinsgebaren besonders zweifelhaft.

Fonte:

Di seguito, sul sito S.O.S. Adozioni Cani di Laura per i cani di Rieti, si pubblica la seguente Inchiesta.
 Per Wikipedia un inchiesta è: L'inchiesta è un procedimento investigativo teso alla scoperta della verità su di un fatto accaduto, all'accertamento di come siano andate effettivamente le cose, ed all'individuazione di eventuali responsabili.
Questo processo di "svelamento" si attua sia attraverso l'esame dei documenti più disparati (alla ricerca di ciò che nel passato li ha in qualche modo determinati), sia mediante il «risalire da parole, gesti, espressioni, atteggiamenti a pensieri, propositi, emozioni, sentimenti (...) che le persone normalmente non possono, non vogliono, o non sanno per i più vari motivi rendere parzialmente o interamente evidenti»
Personalmente in quanto qui pubblicato, non trovo caratteristiche di inchiesta ma certo è che conferma ETN quale organizzazione animalista perfetta. Tutto in questa lunga "Inchiesta" peraltro dialogata sul sito da ignoti, rassicura e garantisce il meglio per gli animali, tutto è perfetto: ottime le organizzazioni animaliste, bravi i volontari, belli i bambini.....una favola.....


L'INCHIESTA





Domande e Risposte sulla realtà animalista
dei Canili all'Estero.
Tutto quello che avreste voluto chiedere e non avete mai avuto modo di verificare!

01 Marzo 2010





(Un esempio di un modello di Canile Tedesco)


Sarebbe sufficiente vedere questa fotografia:
per tacere e riflettere.
Per capire le molte e profonde differenze che esistono tra la civiltà, la legislazione e la tutela animale nella cultura italiana e in quella tedesca. Una fotografia simile, come molte altre, fanno capire perchè per l'Italia (ci rivolgiamo all'Italia del centro-sud, soprattutto!) è così difficile comprendere la mentalità, il metodo, l'organizzazione e il rispetto delle normative. E con desolazione ed enorme rammarcio evidenzia l'incolmabile spaccatura che esiste tra le due logiche:quella operativa e evidentemente funzionante tedesca e quella  dolorosamente fallimentare e esasperatamente farraginosa italiana. Quantomeno nella tematica del benessere animale e nella logica gestionale dei canili o strutture di accoglienza:è purtroppo palese questa ferita profonda.
Noi italiani: non sappiamo nè 'perdere'ammettendo i nostri errori e riscattandoci dai nostri limiti, nè emulareaccogliendo l'aiuto che ci viene offerto 'da fuori' e prendendo a modello altri sistemi organizzativi che evidentemente funzionano meglio. In questa parte d'Italia siamo da sempre schiavi di un orgoglio provincialeche non evolve e non ci aiuta e di quel senso di critica costanteche si impasta sempre più col pregiudizio e fa muovere prima la lingua del cervello.E nel confronto rende rabbiosi e ciechi. Tanto da discreditare e rifiutare la mano 'intelligente' che ci viene tesa.
Cosa differenzia così drammaticamente la mentalità italiana e la mentalità tedesca, nel rapporto tra uomo e animale?
Cosa spacca e allontana l'Italia e la Germania nell'ambito del benessere animale e la cultura interventista contro abusi e  soprusi, legali ed etici, sugli animali detenuti, non più di questo paese o di quel confine, ma d'Europa?
Quali sono le differenze tra loro e noi: i canili, le strutture, i volontari, le organizzazioni, le istituzioni ? Cosa impedisce o limita fortemente una collaborazione operativa e solidale per una causa comune che vede la salvaguardia e il rispetto della natura e degli animali?

Le differenze ideologiche ed operative della qualità di vita, di organizzazione, di accoglienza randagi, di volontariato e di attività a favore del benessere animale.

Tutte le domande che avreste voluto fare!
Tutte le risposte che non avete:
mai avuto, mai cercato e (forse) mai voluto sapere.

N.B. Le risposte riportate di seguito sono la sintesi di anni di operato con le organizzazioni internazionali. Anni di impegno e conoscenza, in cui si è domandato quello che molti volontari italiani hanno recriminato e recriminano a tutt'oggi, senza ricerca o seria volontà di approfondimento, contro le adozioni e le associazioni estere che molto spesso si sono attivate per problematiche italiane, prima degli italiani stessi.In queste domande c'è la sintesi ultima e il nucleo più interessante di mirati dialoghi, lunghe interviste, assidui dibattiti, articolati discorsi effettuati con volontari tedeschi, rappresentanti di associazioni ed esponenti di alcuni movimenti animalisti di Austria,Svizzera,Germania,Olanda e Danimarca.


L 'Inchiesta:


        

 Esistono canili comunali in Svizzera, in Austria e in Germania? Come sono organizzati e da chi sono sovvenzionati? Quale tipo di controllo esercitano le vostre istituzioni sui canili?
Da noi, quelli che voi in italia chiamate canili, non sono dei canili comunali.Ovvero non sono strutture precarie volute o imposte dai Comuni per legge ma sono vere e proprie sedi di organizzazioni attiviste per la protezione animale (spesso privati) che si occupano della tutela e del benessere degli animali li accolti. Da noi è usuale che la città, e quindi il comune (o cantone nel caso della Svizzera) di appartenenza in cui queste organizzazioni risiedono e gestiscono i loro 'canili', si attivi per le loro esigenze e i loro bisogni. Esiste da tempo un, ormai collaudato, lavoro solidale, vicendevolmente utile, tra istituzioni e associazioniPer esempio il Comune ,sapendo che l'organizzazione risolve e si impegna per un problema civico e sociale, accogliendo e gestendo gli animali di quel territorio, propone spesso di offrire delle sovvenzioni, tasse ridotte in nome dell'operato utile alla comunità,  o in fase progettuale, cerca e sottopone alcuni terreni a poco costo.Inoltre la maggior parte delle loro spese è coperta da offerte e donazioni fornite dai membri/soci che offrono liberi contributi o lasciano delle eredita a favore di queste organizzazioni.
Da parte dei Comuni c'è sempre una supervisione ed un controllo puntuale effettuato dal Responsabile del Dipartimento cantonale sanitario/veterinari, che controlla e si assicura il rispetto delle leggi vigenti e delle regole sanitarie, affinchè queste vengano rispettate da parte del canile e dalle associazioni che lo gestiscono. In caso contrario il permesso di esercitare viene subito revocato.
 Quanti cani in media hanno i canili svizzeri o tedeschi? E quali sono le tipologie di cani che sono accolti da voi?
In Svizzera e in Germania, il numero dei cani dipende dalla località in cui si trova il canile: in citta o in campagna, a seconda della grandezza, della capienza e della possibilità spazio-logistica di gestire, secondo le norme del benessere animale, gli animali. La maggior parte dei canili sono piccoli, per facilitare anche la gestione degli animali accolti, e si trovano generalmente più spesso in città piccole. Naturalmente nelle citta grandi (come Zurigo, Basilea, Ginevra,Berlino) si trovano anche dei piuttosto grandi che ospitano fino ad un centinaio di cani: quello che in Italia è la normalità! I cani che sono ospitati dentro queste grandi strutture sono generalmente "cani da rinuncia" (tradotto lett.dal tedesco) ovvero quei cani che i proprietari stessi portano li per gravi esigenze e radicali e improvvisi cambiamenti di vita: lavoro, casa, famiglia. Cosi come da voi o in Spagna, Grecia, Turchia, ect. ogni tanto c'è un cane che magari viene lasciato dal proprietario o viene portato nella struttura come 'un cane trovato'. Ma è raro perchè da noi non esiste la proporzione del randagismo come in Italia! Il lato 'negativo' di tutta questa operatività è che il cane che per esempio viene trovato lungo la strada, non resta molto nella struttura di accoglienza, perchè i volontari si occupano immeditamente dell'adozione e generalmente un animale non rimane in canile mai più di due mesi. E questo potrebbe essere un problema: magari due mesi sono pochi per il proprietario effettivo del cane per riuscire a ritrovarlo!Il proprietario a cui il cane è scappato ha solo due mesi di tempo per richiederlo poi la sua proprietà cessa automaticamente di esistere e passa al nuovo proprietario che ha deciso di adottare 'quel' cane. Per questo tutti noi cittadini o operatori volontari animalisti sappiamo quanto sia importante il chip obligatorio e la registrazione all'ANIS (una sorta di corrispettivo della vostra anagrafe canina italiana regionale). Inoltre da noi la registrazione del n.di chip di un cane, fatta in un comune o cantone (nel caso della Svizzera), arriva in tempo reale e direttamente al database di tutti i comuni per registrare e comunicare in ogni comune il nr. di chip appartenente a ' quel' cane.Così in caso di fuga o smarrimento i cani possono essere ritrovati e immediatamente riconsegnati al proprietario. Da noi la polizia è munita di lettore microchip e svolge anche questo compito: come utilità e controllo da parte dell'ANIS. Nei nostri canili poi, accade che siano ospitati e accolti anche un certo numero di cani "sequestrati" dalle autorità (Polizia, Dip. sanitario/veterinaio) perchè non erano tenuti dalle persone private secondo le leggi previste e non rispettavano le normative del benessere animale.
 Quindi da voi il randagismo non esiste. Quali sono gli organi di controllo che applicano le leggi che regolano il randagismo, la castrazione e il controllo sul benessere di animali in casa di privati?
Da noi sono molto meno frequenti i cani che arrivano in canile perchè sono stati "trovati" per strada o perchè sono stati lasciati da qualche parte. Da noi il randagismo non esiste:perchè di fatto non ce ne è bisogno. Ovvero non si creano i pressupposti perchè il randagismo avvenga. Se un proprietario di un cane non ha più modo di gestire il suo animale sa che le strutture offerte dalle istituzioni sono affidabili, valide e sicure. Ben gestite da organizzazioni e volontari capaci ed affettuosi. Sa che il proprio cane avrà la possibilità di trovare una nuova amorevole adozione.
La questione della castrazione è la questione più delicata, complessa e particolare.Forse questa è la cosa più simile all'Italia: finchè un cane o gatto è in mano privata è faccenda o libera scelta del proprietario. La castrazione non si può imporre ad un privato. Perfortuna però molti privati sono concordi e la maggior parte dei proprietari sono favorevoli ed applicano la sterilizzazione o castrazione. Sia sui cani femmina che sui cani maschi. Questo è diverso dall'Italia che sterilizza solo le femmine lasciando interi i maschi. Una volta in canile gli animali vengono tutti castrati/sterilizzati, per evitare un incremento smisurato degi animali. E le strutture rispettano fedelmente gli obblighi sanitari.  
La manutenzione degli animali nei canili è regolato dalla nostra legge sul benessere e la  protezione animali. Ci sono chiare definizioni di maltrattamento e di rigide condizioni non accetate. Cosi, ad esempio, in molti luoghi e in alcune determinate circostanze e' vietato lasciare il cane senza guinzaglio. In questo siamo molto rigidi perchè così si evitano i presupposti per perdere o smarrire il proprio cane: quindi anche qui c'è una sorta di prevenzione!
Ma quello che in Svizzera, in Austria o in Germania funziona meglio per educare al benessere degli animali veicolare il 'protezionismo animalista': è l'informazione.Da noi oltre le leggi, ci sono molte attività nelle scuole per educare ed informare.E poi ci sono proprio scuole di educazione per cani, che quasi tutti i privati che hanno un animale, frequentano per imparare a comportarsi con l'animale e non solo il contrario: l'animale che impara a comportarsi con l'uomo! Molti di questi educatori del comportamento insegnano il modo corretto ed equilibrato di trattare un cane.Le scuole di comportamento e le istuzioni sono ben collaudate: infatti, quando un privato denuncia (obbligatoriamente e per questo sei sottoposto a controlli con multe salatissime se evadi) il tuo cane al comune o all'ANIS per le tasse (circa. SFr. 100.all' anno), riceve molti flayers informativi sull'educazione e la natura di un cane, tanti libretti che riguardano queste tematiche e riceve persino dei sacchetti di plastica  detti "RobiDog", per la raccolta delle deiezioni del tuo animale, e rispettare l'ambiente  tenendolo pulito. Ed anche qui: se non si rispetta la raccolta dei 'rifiuti' del proprio cane, ci sono multe molto serie. 
Nei vostri canili quali sono le mansioni dei volontari e di cosa si occupano nello specifico?  
In Austria, Svizzera, Germania o Olanda i canili sono gestiti da vere e proprie organizzazioni di operatori volontari animalisti. Non esiste un proprietario privato: è l'associazione animalista a coordinare, vivere nel quotidiano e gestire la struttura. Quindi i nostri canili sono fatti tutti da volontari e da veterinari. Così si gestisce il canile sia con il vigile controllo  medico strettamente collegato con il rispetto delle leggi che articolano il benessere animale sia con l'amore e la dedizione dei volontari verso gli animali ospitati. In sintesi, parlando specificatamente di volontari, potremmo dire che nei nostri 'canili' hanno due tipologie di volontari: gli 'interni' che sono coloro che gestiscono quotidianamente gli animali ospitati nei canili, sempre all'interno di una organizzazione e i volontari 'esterni': ovvero coloro che vengono da fuori per svolgere un servizio di compagnia, di gioco e di svago ai cani accolti. I volontari esterni sono spesso famiglie anche con bambini o persone private che desiderose di avere un contatto con un animale vengono qui nelle nostre strutture a dedicare del tempo ai cani ospitati: spessofanno grandi passeggiate nei boschi vicini, giocano con loro o praticano con loro agility, o semplicemente curano il cane: lo pettinano, lo tosano, lo lavano, lo coccolano.Molti 'Tierheim' (canili) da noi hanno anche una parte dedicata ai giochi e alla lettura dei libri in cui le persone con figli possono trascorrere un po' di tempo leggendo  e giocando con gli animali accolti. Questo è molto utile sia ai bambini che crescono di già con il contatto e il rispetto per gli aniali sia per gli animali stessi che sviluippano una ottima relazione con l'uomo. Il canile di Bad Karlshafen dell'ETNper esempio ha un gattile molto organizzato con una sala lettura al cui interno vivono e giocano i gatti accolti.Tra un libro e l'altro ci sono cucce di lana per i gatti, ceste, tappeti, affila unghi di corda che sembrano tronchi.Per gli animali è psicologicamente importante sentirsi in una casa e non in un canile come un infelice detenuto perchè questo migliora la loro condizione psico fisica e naturalmente sviluppa, migliora e accresce la loro relazione con l'umano. Sia esso bambino sia esso adulto.


(Di seguito un video informativo sulle atttività del Canile di Bad Karlshafen dell'E.T.N.Per mostrare come sia possibile un'altra metodologia di gestione e di organigramma  in un canile o in una struttura di accoglienza animali. Questa struttura è concepita nel rispetto delle norme legali, etiche, civili del benessere animale: in una Germania dove normative a favore della tutela animale vengono applicate e seguite pedissequamente!)

http://www.youtube.com/watch?v=NECY_zMNC0s
(Due panoramiche del Canile dell'ETN a Bad Karlshafen: alloggio dei volontari  degli operatori del canile e la zona gattile con annessa biblioteca ludica)

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