C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

venerdì 17 maggio 2013

ETN E IL CONTRATTO SEGRETO CON LA PRINCIPESSA MAJA VON HOHENZOLLERN


Qui con Andrea Cisternino. Pubblico questa foto per rendere la principessa più familiare a noi italiani.

Agli amici degli animali e agli spettatori televisivi è nota come la “ambasciatrice” 
della Europäischen Tier- und Naturschutz e. V. (ETN): Maja Prinzessin von
 Hohenzollern, insignita di innumerevoli riconoscimenti, fra i quali 
la medaglia per la protezione degli animali di Aachen  (2010; verbale qui). 
Il numero di articoli sui mezzi di comunicazione sulla “rispettata 
protettrice degli animali”, “principessa della protezione 
animali”, “salvatrice di animali”, ma soprattutto “ambasciatrice di ETN”
 è altissimo.
Negli articoli non si trovano però informazioni sul denaro che Maja Prinzessin 
von Hohenzollern ha ricevuto da ETN per la sua attività di protezione 
degli animali.

Contratto con compenso giornaliero di  250 Euro
Il contratto di collaborazione stipulato fra ETN e Maja Prinzessin è
 stato stipulato il 1° novembre 2012. ETN ha firmato in data 
8 novembre, Maja Prinzessin il 24 ottobre 2012.
La descrizione dell’attività nel paragrafo 1 è breve e cita “Progetti ETN 
nel campo della protezione degli animali e della natura”, che la 
libera professionista programmerà e svolgerà in accordo con i membri 
del comitato direttivo.  
La Signora von Hohenzollern è libera di gestire il proprio orario lavorativo,
 anche se l’impegno è limitato al massimo a 8 giorni al mese (!).
Il compenso stabilito è una retribuzione giornaliera di 250,00 Euro
Il contratto non prevede però vacanze pagate o nei giorni di malattia.
Il paragrafo 4 stabilisce:
              
Come concordato nella riunione dell’11.06.2011 in Hof Huppenhardt, alla Signora  von Hohenzollern viene messo a disposizione un numero di telefono sulla rete fissa e un cellulare con corrispondente abbonamento.   
(Citazione dal contratto di libera collaborazione fra ETN e Maja Prinzessin von Hohenzollern 24.01.2012, Paragrafo 4)
              
La spesa massima mensile è limitata a euro 150.
A tale proposito, la redazione di Doggennetz.de ricorda la satira DN su Aua460.

Obbligo di segretezza
La redazione DN ha chiesto una risposta stampa a ETN e a Maja Prinzessin
 sull’esistenza di tale contratto e sulle sua clausole speciali.  
La risposta di ETN viene riportata più avanti.
La Signora von Hohenzollern non ha risposto alla richiesta, attenendosi quindi al contratto. 
Nonostante ETN sia un’associazione no-profit e quindi obbligata alla
trasparenza e la Signora von Hohenzollern, quale personaggio 
pubblico, non sia una collaboratrice qualsiasi, il contratto contiene
 un obbligo di segretezza: 
              
Le parti si impegnano a mantenere segreta la natura e lo svolgimento della collaborazione, anche alla fine del contratto.  
(ibid.)
              
Questa fine del contratto è probabilmente stata raggiunta anticipatamente. 
A seguito di informazioni che ETN non conferma nella sua risposta stampa, la 
 collaborazione fra ETN e  Maja Prinzessin von Hohenzollern è 
nel frattempo terminata. Nella richiesta stampa DN del 4 marzo 2013 
sono state richieste informazioni e i motivi di questa conclusione. 
Il comunicato stampa di ETN dell’8 marzo 2013 non assume posizione 
a tale riguardo.

55.000 Euro in 20 mesi
Il contratto in nostro possesso è entrato in vigore il 1° novembre 2012.  
Maja Prinzessin von Hohenzollern, tuttavia, era già portavoce di ETN. 
Non sappiamo però le condizioni contrattuali precedenti. 
Sono però noti i pagamenti effettuati dal marzo 2011 al novembre 2012,  
quindi relativi a un periodo di 20 mesi, da ETN alla “Principessa”. 
Nei conti dettagliati troviamo la nota “onorario giornaliero concordato 250,00 euro”.  


   Articolo
 DN Aua938

Nessun commento:

Posta un commento