C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

giovedì 20 febbraio 2014

GERMANIA:RANDAGI ANCHE DALL'ESTERO NEI LABORATORI DI VIVISEZIONE

Di seguito la traduzione di una pagina che attraverso la presa di coscienza di alcuni animalisti tedeschi, affronta il tema degli animali usati nei laboratori tedeschi.
Dalla data dei fatti qui riportati, le cose sono PEGGIORATE grazie all'approvazione della direttiva UE del settembre 2010, che risolve il problema consentendo l'uso dei randagi, quindi se prima si poteva gridare all'abuso, ora non più. 

Lo ripeto solo per confermare a quale destino siano condannati i NOSTRI randagi deportati. Forse non tutti, ma quanti  e quali non è dato sapere perchè manca totalmente la trasparenza per quanto è il tristissimo capitolo dei nostri cani e dei nostri gatti venduti all'estero, e questo autorizza a pensare al peggio.

----- Original Message -----
From: IZT
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, February 07, 2007 4:10 PM
Subject: Fw: animali domestici nei laboratori tedeschi 


Si prega di far circolare e di condividere

Per tutte le persone che si preoccupano della sorte degli animali:  

Contenuto di questa mail:
una preghiera per i gli animali nei laboratori
lettera agli incaricati della protezione degli animali nella Renania del nord/Westfalia:
SPD Dr. Wilhelm Priesmeier
CDU Dr. Peter Jahr
Bündnis 90 le verde Undine Kurt
sull’argomento sperimentazione animale

Una relazione sulla criminalità legata all’approvvigionamento dei laboratori di ricerca

 Preghiera (tralascio)


Oggi, abbiamo inviato la mail seguente al responsabile della protezione animali del parlamento tedesco.
SPD wilhelm.priesmeier@bundestag.de
CDU peter.jahr@bundestag.de
Verdi undine.kurth@bundestag.de

Egregio dott. Priesmeier,
ci rivolgiamo a Lei nella Sua carica di responsabile della protezione animali della SPD perché riteniamo che sia urgentemente necessaria la promulgazione di nuove leggi che impongano che per la sperimentazione sugli animali non venga usati animali domestici, animali randagi o animali selvatici catturati. 

Esiste una novità nella legge della protezione degli animali (del 1997) con il testo seguente che regola l’uccisione degli animali, ad es. per il prelievo di organi. È vietato utilizzare animali randagi e animali selvatici catturati.
In futuro, tutte le strutture che utilizzano animali vertebrati per scopi scientifici devono nominare un responsabile per la tutela degli animali.
La nuova regolamentazione per l’uccisione di vertebrati per scopi scientifici (ad esempio per il prelievo di organi e di tessuti per trapianti) contiene, come punto chiave, il divieto di utilizzare cani, gatti, scimmie che non siano stati allevati a tale scopo. Per questi categorie di animali deve essere garantito che non vengano utilizzati animali randagi o animali selvatici catturati.

Ciò significa che per altri tipi di esperimenti possono essere utilizzati animali randagi e selvatici catturati? E per gli animali randagi che possono essere utilizzati per altri esperimenti si intendono gli animali presenti nei rifugi o gli animali catturati, ad es. i gatti randagi? 

In uno studio del 2002, dell’università di Gießen, nella quale vengono condotti esperimenti su gatti, sono stati utilizzati gatti provenienti dai rifugi, gatti trovati per strada, gatti domestici e gatti reperiti in natura.Siamo impressionati del fatto che i legislatori non abbiano ancora provveduto a modificare questa legge per tutelare questi animali.
http://bibd.uni-giessen.de/ghtm/2002/uni/d020045.htm

Questo studio ha compreso risultati di ricerche di un certo Dr. Bilkei che importava farmaci illegali dalla Svizzera al rifugio per animali di Kamp-Lintfort dove venivano usati per esperimenti illegali sugli animali. Questo caso scandaloso è stato pubblicato sui mezzi di comunicazione che hanno battezzato questo rifugio “Il cimitero degli animali domestici”. Alla chiusura del rifugio sono stati trovati centinaia di cadaveri in parte impilati nel garage 

Anno dopo anno in Germania scompare un numero impressionante di animali, a volte rubati davanti alla porta di casa, sia cani sia gatti. 
Nella provincia di Kleve, dall’ottobre 2003 al gennaio 2004 sono scomparsi 140 animali, che in realtà sono molti di più. Che gli animali vengano rubati per la pelliccia non è realistico, che vengano usati per esperimenti è molto probabile.

Il paragrafo 7 della legge sulla protezione degli animali spiega perchétutti gli animali uccisi per il prelievo di organi, per studi anatomici o sperimentazioni sotto narcosi - senza risveglio - non siano inclusi nelle statistica: queste attività non rientrano nella definizione di sperimentazione sugli animali

Potrebbe essere che l’intento sia ingannare la popolazione, tenendo bassa la statistica degli animali usati per scopi uguali a quelli della sperimentazione? 


Gli esperimenti su animali richiesti dal governo devono, per quanto ne sappiamo, essere semplicemente segnalati e non necessitano di un’ulteriore procedura di autorizzazione. In questi casi è molto difficile provare che per questi esperimenti vengano utilizzati solo animali allevati a tale scopo.

Può dirci se esistono ulteriori meccanismi di controllo?

Una gatta di 20 settimane, allevata espressamente per sperimentazioni, nel 2003 è costata 515 euro da Harlan. Se fosse necessario pagare solo chi li cattura o un commerciante il prezzo sarebbe notevolmente inferiore.

Indipendentemente dal fatto che la cattura di animali che hanno un proprietario si configura come furto ed è quindi penalmente punibile, il governo apre la possibilità che si possano usare anche non solo animali allevati allo scopo. Oppure il Suo parere è diverso?

Esistono innumerevoli segnalazioni che per la sperimentazione vengano usati animali randagi.
Per Sua conoscenza, pubblichiamo una relazione del 2001.
Ecco un sunto di un articolo.

"Per tale scopo vengono utilizzati solo cani allevati per la sperimentazione?

No l’approvvigionamento di “materiale per esperimenti” segue anche altre vie. Vi sono università che acquistano gli animali da commercianti non seri, ad es. l’istituto tecnico Rheinisch Westfälisch Technische Hochschule (RWTH) di Aachen li acquista da Erich Stock di Gelnhausen o da Werner Riedl di Monaco. Un professore universitario di Homburg ha affermato: “Negli anni settanta abbiamo liberato il Saarland dai cani. Allora, la polizia, invece di portare gli animali randagi (soprattutto quelli trovati in prossimità delle autostrade) nei rifugi li portava direttamente nel reparto di chirurgia sperimentale”.  Questa modalità di approvvigionamento illegale perdura ancora oggi. Il “detective degli animali,  Dieter Körner di Amburgo, che segue le orme dei ladri di animali, ha scoperto tre poliziotti nelle cui auto erano presenti collari a scorsoio per la cattura di cani e gatti che sarebbero poi stati rivenduti a laboratori di sperimentazione."

Fonte (articolo completo):
http://www.the-underdog.de/tierversuche.html


Qualche tempo fa, una animalista mi ha informato che alcuni anni fa, animali che sarebbero stati destinati a un rifugio, arrivavano all’Università di Essen. 


Si tratta di mezzi illegali per procurarsi animali. Il fatto che vengano condotti molte sperimentazioni su animali solo per soddisfare la curiosità dei vivisettori è anche questo un dato di fatto.

Perché non sono in atto più meccanismi di controllo?

Le persone del nostro paese che hanno votato i politici non vogliono che i loro animali domestici vengano rubati dalla strada e mandati alla vivisezione. Tantomeno, i cittadini vogliono che animali allevati allo scopo vengano torturati nel modo più brutale negli esperimenti. Occorre porre fine a questa sofferenza animale.

Al governo di Berlino arrivano in continuazione petizioni e richieste della popolazione e dovrebbe essere chiaro che in molti ambiti della protezione degli animali occorre intervenire urgentemente.

Perché non ci si occupa seriamente della protezione degli animali che è una richiesta dei cittadini?

La preghiamo di intervenire con proposte per la modifica della legge, di intervenire contro le uccisioni e le indicibili torture agli animali perpetrate nei laboratori tedeschi di sperimentazione.

La Germania ha una reputazione pessima all’estero tanto che i rifugi esteri hanno paura che gli animali che vi sono ospitati finiscano alla vivisezione. In parte si rifiutano di affidare animali ai rifugi tedeschi.

La preghiamo di intervenire, nell’ambito delle Sue possibilità, per proteggere gli animali e far applicare sistemi di ricerca alternativi. Lei è un rappresentante della nostro popolo e La preghiamo di impegnarsi per rappresentare i nostri interessi.

Esiste un passo molto toccante della Bibbia: "Ciò che avete fatto anche al più piccolo dei miei fratelli è come se fosse stato fatto a me. Matteo 25,40b”.
Per chiunque si renda responsabile o co-responsabile dell’uccisione di creature indifese verrà punito.

La preghiamo di intervenire per i diritti degli animali e di collaborare affinché in futuro la sperimentazione animale non sia più necessaria.

Internationaler Zusammenschluss Tierschutz



Relazione completa dell'Intervista con Lisa-Maria Schütt , presidente dell’associazione“

Perché per la sperimentazione animale vengono usati particolarmente i cani?

Il cane è da sempre il compagno più fedele dell'uomo, eppure la sua fedeltà spesso non è stata ripagata. Quale animale domestico è completamente dipendente da ciò che l'uomo vuole da lui. Cane da caccia, da valanghe, da slitta, da guardia, guida per ciechi, cane antidroga, da combattimento, cane poliziotto, cane da sperimentazione… sono solo alcuni delle destinazioni del "cane da lavoro". Ma è anche cane da compagnia e compagno di giochi dei nostri bambini. […] Nei nostri scritti informativi abbiamo spesso descritto esperimenti condotti sui cani in università e nelle industrie farmaceutiche in nome della ricerca sulle malattie degli uomini.

Quali sono le razze canine preferite?

I Beagle sono una delle razze preferite per la loro dolcezza. Vengono prodotti in massa dai dalle grandi società farmaceutiche e chimiche o in "allevamenti di animali da sperimentazione" che offrono in cataloghi animali pre-operati ai quali sono stati tolti gli occhi e rescisse le corde vocali. Con cinismo, queste società, che si sono diffuse in tutto il mondo dagli anni ’50, pubblicizzano i propri “prodotti”.  La Firma White Eagle loda i suoi Beagle di taglia piccola, più maneggevoli, mangiano di meno e non necessitano di molti farmaci per i test.  I cuccioli vengono addestrati per essere mansueti. “Paws to reflect“ è lo slogan della Hazleton Research Animals che offre Beagle “educati” già dall’età di 3 settimane a un “programma di adeguamento”. La LRE tiene più di 10.000 cani e per farli acclimatare rapidamente alle condizioni dei laboratori, li tiene in gabbie circondate da pareti e con tetto. Vengono addirittura offerte femmine gravide.

Per gli esperimenti vengono utilizzati solo cani allevati a tale scopo?

No l’approvvigionamento di “materiale per esperimenti” segue anche altre vie. Vi sono università che acquistano gli animali da commercianti non seri, ad es. l’istituto tecnico Rheinisch Westfälisch Technische Hochschule (RWTH) di Aachen li acquista da Erich Stock di Gelnhausen o da Werner Riedl di Monaco. Un professore universitario di Homburg ha affermato: “Negli anni settanta abbiamo liberato il Saarland dai cani. Allora, la polizia, invece di portare gli animali randagi (soprattutto quelli trovati in prossimità delle autostrade) nei rifugi li portava direttamente a nel reparto di chirurgia sperimentale”.  Questa modalità di approvvigionamento illegale perdura ancora oggi. Il “detective degli animali,  Dieter Körner di Amburgo, che segue le orme dei ladri di animali, ha scoperto tre poliziotti nelle cui auto erano presenti collari a scorsoio per la cattura di cani e gatti che sarebbero poi stati rivenduti a laboratori di sperimentazione.

Per cosa abbiamo bisogno della sperimentazione animale? La sperimentazione animale è etica?

Le sperimentazioni sugli animali servono, fra l’altro, come veicolo per carriere universitarie dubbie. Uno che ha percorso questa carriera è il prof.  Bernd Brinkmann, medico legale dell’università di Münster. Strangolava cani con una corda di canapa tirata manualmente da “due uomini forti”, con torsione di una catena attraverso un’asta di metallo e con filo di ferro applicato con un attrezzo particolare. Alcuni esperimenti necessitavano lo strangolamento attraverso "compressione manuale della laringe". Per le sue 300 pubblicazioni di medicina legale e quindi per gli esperimenti condotti su animali, nel novembre 1994” ricevette un premio di 60.000 marchi. Solo breve tempo fa, Hans Meiser, in una trasmissione dal titolo “Come si fanno affari con gli orfani” si è indignato dichiarando che proprio Bernd Brinkmann, senza il parere dei genitori, ha ripulita dalle interiora due bambini dichiarati morti. Per noi oppositori della vivisezione, ciò non sorprende affatto perché siamo anche in grado di dimostrare che la sperimentazione sugli animali ha sempre come seguito la sperimentazione sugli umani. Il risultato? La commissione per i farmaci dell’associazione medica tedesca ha ordinato nuovi “controlli” sul Viagra per il quale, in un anno a mezzo dalla sua approvazione, vi sono stati 18 casi di morte. 

Il futuro come appare? Si prevede la fine della sperimentazione sugli animali?

Per chi come noi, da anni si occupa della problematica della sperimentazione sugli animali, conosce perfettamente il non senso della sperimentazione sugli animali "ai fini della salute degli uomini". Questi “studi” non possono ricercare le malattie degli umani date le enormi differenze anatomiche, fisiologiche e per il fatto che nessun animale può essere un modello per altri animali e tanto meno per gli uomini. Tutte le affermazioni su dati ricavati da sperimentazione sugli animali sono pura speculazione. Ciò vale naturalmente anche per i cani. Oltre alle critiche alla sperimentazione sugli animali per motivi etici e metodologici, abbiamo sempre posto l’accento su discipline mediche olistiche, rifiutate in pieno dai sostenitori della sperimentazione sugli animali.  I suoi successi terapeutici, nonostante gli sforzi della medicina industriale che si interessa solo ai sintomi e che è responsabile della “chimicalizzazione” della popolazione data da sovra-prescrizioni di farmaci allopatici,  non possono essere ignorati. Il crescente ricorso della popolazione a una “medicina del futuro” non può essere ignorato e ci lascia sperare a una, seppur lontana, liberazione degli “animali da sperimentazione”.

Signora Schütt, ringraziamo per l’intervista.


Cari proprietari di animali,
cari colleghi della protezione animali,
alcuni di voi, nelle ultime settimane, avranno ricevuto, come noi, le circolari di IZT che hanno comunicato che, ai sensi della legge sulla protezione degli animali, è possibile utilizzare gli animali ospiti dei canili e animali provenienti dall’estero per la sperimentazione animale.Inoltre, veniva comunicato che all’università di Gießen vengono condotti esperimenti su gatti domestici, randagi e catturati in natura. 
Abbiamo verificato e abbiamo accertato che la legislazione ha disposto che gli animali domestici possono essere usati per la sperimentazione. Ciò che ha scritto IZT è la crudele verità.

Sono qui al computer e sono addolorato.
Parecchi anni fa ho regalato un cane ai miei genitori e, a seguito di litigi, non ho più avuto contatti con essi.  Quando ho appreso che i miei genitori avevano dato il nostro cane a un canile, ho fatto di tutto per riaverlo. Stranamente, al canile non sapevano nulla, nessuna informazione sul cane. Già allora lo trovai strano e ne ero disperato.
Continuo a sperare che il nostro Aischa abbia trovato una casa accogliente e non sia finito in un laboratorio.

Non intendo accusare che tutti i canili facciano queste cose ma solo quelli che usano gli animali per guadagnarci del denaro. Quanto possono cadere in basso gli uomini! In questo mondo orrendo che degrada animali indifesi a mezzi di misurazione, che oltretutto non sono applicabili agli uomini, non esistono più parole come COMPASSIONE o MISERICORDIA? Quanti anni dovranno ancora passare prima che cambi la mentalità? Quanti animali dovranno ancora morire fra sofferenze a causa della limitatezza del nostro pensiero prima che si comprenda finalmente che questo tipo di sperimentazione è totalmente senza senso e che può essere sostituita da altre metodologie?  Per i canili che appoggiano la sperimentazione posso solo provare schifo, disgusto e disprezzo. Le persone che agiscono sotto l’insegna della protezione animali e si rendono responsabili di questa situazione sono abominevoli.

Vi prego di aiutarmi a diffondere questa situazioneFate qualcosa contro i canili che commettono questi crimini. Agiscono legalmente ma moralmente le loro azioni sono ripugnanti. Abusano di animali bisognosi di protezione usandoli come fonte di guadagno vendendoli ai laboratori. I nomi di questi canili devono essere scritti su una blacklist affinché nessuno consegni più animali a questi canili.

Non so come comunicare la mia preoccupazione.

Perché noi oppositori della sperimentazione sugli animali - e siamo presenti in ogni città - non siamo stati informati, per anni, di ciò che succede nei canili?
Perché le petizioni degli “animalisti” non hanno mai preso in considerazione questo argomento?

Dobbiamo agire con urgenza, ogni giorno che faremo trascorrere senza agire è un giorno di troppo.

Molti di voi, quando a Emmerich vigeva il divieto di cibare gli animali randagi, hanno fatto quasi una rivoluzione presso le autorità e hanno vinto. Ora possiamo cibare gli animali che, grazie al vostro, aiuto non muoiono più di fame.

Iniziate a fare qualcosa per gli animali che finiscono nei laboratori!
Pensate che ognuno di noi può fare qualcosa facendo pressione sul governo che noi abbiamo votato. E chi conosce canili che vengono animali ai laboratori, pubblichi i loro nomi sui giornali affinché nessuno li affidi più a loro!

Forse è più utile non scrivere solo petizioni, ma rivolgersi direttamente ai Ministeri, al Governo e all’UE […]. Forse anche la Corte costituzionale potrebbe essere un referente interessante. Come può essere che i concetti della protezione degli animali vengano annullati e che gli animali possano essere spediti alla sperimentazione?

Siamo nel 21° secolo ma la ricerca non vuole guardare al futuro, perché con questi sistemi si guadagna. Forse, però, riusciremo a ottenere un cambiamento se a questa situazione verrà data una pubblicità adeguata.

So che le persone che protestano davanti ad Harlan si riducono costantemente. Non va bene: questo argomento non deve perdere di priorità ma essere importante almeno quanto la protezione dei animali all’estero.

So che chi si occupa della protezione degli animali ama gli animali. Avete bisogno del nostro aiuto, non si può più tacere.
Anche noi penseremo a cosa poter fare.  Siamo riconoscenti del fatto che IZT abbia reso pubblico tale argomento. Ora non possiamo più ignorare queste informazioni.
Se non facciamo qualcosa, ogni anno migliaia di animali finiranno nei laboratori, fra i quali gli animali dei rifugi che hanno già patito a sufficienza e animali dell’estero che vengono “salvati” dalle orrende condizioni della loro terra e che vengono spediti nell’orrore dei laboratori.


Provate a immaginarvi di non essere nati umani ma come una gatta di nome Irma. Irma è nata da una gatta randagia. Presto si ammalò di rinotracheite e iniziò a cercare la vicinanza degli uomini. Incontrò una donna che la cibava regolarmente. Irma si riprese ma non volle entrare nelle case degli umani.  La donna dovette trasferirsi e chiamò un rifugio per far adottare questa gatta.  E così successe. Irma venne derubata della sua libertà, visse per mesi rinchiusa in una gabbia. Il rifugio ritenne che fosse una gatta impossibile da dare in adozione. Un giorno, Irma venne mandata a un laboratorio di sperimentazione. Le vennero tolte le unghie e i denti. Non avrebbe più potuto difendersi. Venne addormentata e attaccata a macchine. Da sveglia non poteva più muoversi.  Le sue funzioni vitali erano controllate da macchine. Le venne aperto il cranio e le vennero inseriti elettrodi nel cervello. Veniva alimentata artificialmente. Sopravvisse parecchi mesi in queste condizioni. L’intero corpo era serrato con fasce in una posizione innaturale. Aveva la sensazione che le sue zampe morissero lentamente massacrata dai crampi. A volte sognava la signora e il giardino nel quale riceveva cibo e si chiedeva perché non venisse a prenderla. 

Le vennero rescisse le corde vocali per impedirle di urlare e poter continuare indisturbati ad abusare del suo corpo “per la ricerca”. Durò a lungo. Vennero testati farmaci che la condussero alla morte, lentamente, molto lentamente. Ogni giorno le veniva aumentata la dose del veleno che la avrebbe portata alla morte.

Accanto a lei c’erano altri gatti che ricevevano lo stesso trattamento. In altre gabbie veniva tenuti gli animali di riserva, da utilizzare man mano che gli altri morivano. Avevano gli occhi spalancati, sentivano che il loro futuro sarebbe stato crudele.

In questo laboratorio, la compassione era sconosciuta. Gli umani attorno a lei ridevano e raccontavano le loro storielle mentre gli animali morivano di una morte lenta e atroce. Alla sera, tornavano a casa, dalle loro famiglie, dai loro animali domestici come se il laboratorio non esistesse. Gli altri non percepivano che in realtà torturassero gli animali fino alla morte.

La storia di Irma non racconta dettagliatamente ciò che subiscono, giorno dopo giorni, gli animali usati per la sperimentazione. Abbiamo letto tante relazioni su questo argomento.

Per favore, non girate lo sguardo. Anno dopo anno, sulle strade tedesche vengono catturati gatti randagi, gatti domestici che hanno un padrone e cani randagi, spesso addirittura davanti alla proprietà della casa, oppure gli animali nei rifugi, che pensiamo vadano a finire nelle mani di gente che ama gli animali vanno a finire nei laboratori di sperimentazione. Vi prego, non si può più tacere questa infamia!


Contattateci, facciamo qualcosa!
Tristi saluti da
Gabi e Samtpfoten

Tierschutzverein Samtpfote
Emmericher Landstr. 102
46459 Rees

Tel. 02851 58 999 00
info@tierschutz-emmerich.de
www.katzenschutzverein-emmerich.de


Citazione:
che gli animali ospitati nei rifugi possono finire nei laboratori di ricerca

POSSONO!!!!! Ma questo non significa che ciò venga praticato!!!!! Ma CHI lo fa, non lo fa certo pubblicamente! Sono sicura che ci siano rifugi che lo facciano, in generale, come praticano eutanasie indiscriminate. Ma NON nella regola.
Citazione:
La Germania ha una reputazione pessima all’estero tanto che i rifugi esteri hanno paura che gli animali che vi sono ospitati finiscano alla vivisezione. In parte si rifiutano di affidare animali ai rifugi tedeschi.

Che nell’ambito della protezione animali tedesca vi siano pecore nere è ormai un dato di fatto. Lo viviamo tutti i giorni.

Non è pericolo e non giusto fare di tutta l’erba un fascio. E, proprio riguardo al riferimento con l’estero, non sono i rifugi che ritirano cani dall'esterno, ma sono associazioni create allo scopo ed è qui che occorre chiarire se lo facciano per aiutare gli animali o per un proprio profitto personale. I cani vengono venduti a persone compassionevoli ma sicuramente ci sono anche persone che vendono ai laboratori, ma non sono tutti così!

Perché i rifugi che combattono per la vita di ogni singolo animale e coprono anche i costi per cure mediche dovrebbero mandare altri cani a morte certa e atroce?

Che vi sia questa possibilità e terribile, però è pericoloso demonizzare tutti i rifugi, che lo facciano o meno, solo perché ne AVREBBERO la possibilità!

Le storie strappalacrime su immaginari animali da laboratori non sono utili.

Divulgare situazioni reali sulla sperimentazione animale per boicottare prodotti e controllare da vicino le aziende è un conto …. accusare i rifugi senza sapere esattamente cosa fanno si rivela un gigantesco errore!

La strada giusta sarebbe accusare i laboratori che DIMOSTRATAMENTE vendono animali alla vivisezione!

Valutazioni generalizzati sono dannose per molti volontari dalla parte degli animali e CONTRO la sperimentazione!

__________________

Liebe Grüße von Katja mit Prici & Teddy, Fee, Merlin & Mausi

PUDDELCONNY
La possibilità che un rifugio POSSA consegnare animali ai laboratori di sperimentazione non è una situazione nota a tutti. Ad esempio, io non ne ero certo fino a poco fa.

Bollare i rifugi che lo fanno dimostratamente è possibile solo se le persone sono sensibilizzate riguardo a tale argomento. 

Occorre quindi tenere gli occhi aperti e pensare sempre che questa possibilità esiste ma ciò è possibile solo se questa situazione è reale.

Il responsabile è alla fine il legislatore che legalizza una pratica tanto orrenda, QUESTO è il punto.

Non si tratta di demonizzare i rifugi, ma di insegnare alle persone a guardare!   

Alma Galli (M.A.R.E.)

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