C'era una volta, là/ dalle parti di Chissà,/ il paese dei bugiardi./ In quel paese nessuno/ diceva la verità,/ non chiamavano col suo nome/ nemmeno la cicoria:/ la bugia era obbligatoria./ Quando spuntava il sole/ c'era subito uno pronto/ a dire: "Che bel tramonto!"/ Di sera, se la luna/ faceva più chiaro/ di un faro,/ si lagnava la gente:/ "Ohibò, che notte bruna,/ non ci si vede niente"./ Se ridevi ti compativano:/ "Poveraccio, peccato,/ che gli sarà mai capitato/ di male?"/ Se piangevi: "Che tipo originale,/ sempre allegro, sempre in festa./ Deve avere i milioni nella testa"./ Chiamavano acqua il vino,/ seggiola il tavolino/ e tutte le parole/ le rovesciavano per benino./ Fare diverso non era permesso,/ ma c'erano tanto abituati/ che si capivano lo stesso. / Un giorno in quel paese/ capitò un povero ometto/ che il codice dei bugiardi/ non l'aveva mai letto,/ e senza tanti riguardi/ se ne andava intorno/ chiamando giorno il giorno/ e pera la pera,/ e non diceva una parola/ che non fosse vera. / Dall'oggi al domani/ lo fecero pigliare/ dall'acchiappacani/ e chiudere al manicomio./ "E' matto da legare:/ dice sempre la verità"./ "Ma no, ma via, ma và ..."/ "Parola d'onore:/ è un caso interessante,/ verranno da distante/ cinquecento e un professore/ per studiargli il cervello ..."/ La strana malattia/ fu descritta in trentatre puntate/ sulla "Gazzetta della bugia"./ Infine per contentare/ la curiosità popolare/ l'Uomo-che-diceva-la-verità/ fu esposto a pagamento/ nel "giardino zoo-illogico"/ (anche quel nome avevano rovesciato ...)/ in una gabbia di cemento armato./ Figurarsi la ressa./ Ma questo non interessa./ Cosa più sbalorditiva,/ la malattia si rivelò infettiva, / e un po' alla volta in tutta la città/ si diffuse il bacillo/ della verità./ Dottori, poliziotti, autorità/ tentarono il possibile/ per frenare l'epidemia./ Macché, niente da fare./ Dal più vecchio al più piccolino/ la gente ormai diceva/ pane al pane, vino al vino,/ bianco al bianco, nero al nero:/ liberò il prigioniero,/ lo elesse presidente,/ e chi non mi crede/ non ha capito niente.


(Gianni Rodari, Il paese dei bugiardi, Le favole a rovescio).

giovedì 28 giugno 2012

CILIEGIA E I CANI BRUCIATI VIVI IN UCRAINA, STERMINIO O MANIPOLAZIONE DELLA REALTA'?


 La verità ha una grande alleata, si chiama incoerenza, e salta fuori senza essere chiamata in causa.
Molte sono le  incoerenze nel racconto dello sterminio dei randagi  in Ucraina.

Inizio parlando della lupa chiamata ora Ciliegia, sperando che non sia come per le ciliege, che una tira l'altra, a dire che mi auguro non sia iniziata in questo modo la catena di importazione di cani disabili ucraini, visto che tanti nostri disabili muoiono dimenticati da tutti nei loro miseri box, oppure vengono ceduti a organizzazioni  "animaliste" tedesche  con licenza di commercio di cani e gatti che li vendono a non si sà chi, non esclusi  laboratori per la sperimentazione dato che per legge gli è permesso, ma questo è un dettaglio che interessa quasi a nessuno .
Il motivo per cui pubblico la foto riguardante Ciliegia è il seguente: due versioni diverse a raccontare la storia di questa sfortunata creatura.
Il racconto ucraino risalente al 15 dicembre 2011, parla di una lupa paralizzata da 3 proiettili che ancora cercava di allattare i suoi figli. Tutti sono stati salvati  e portati in clinica da persone ucraine, quindi tutto fatto da volontari del posto senza alcune necessità di salvifici interventi stranieri.  L'appello prosegue chiedendo alimenti specifici per lattanti confermando così la presenza dei cuccioli, accuditi nella clinica dove si trova ricoverata  la madre.
Il racconto italiano, ovunque lo si legga, pubblicato circa a metà maggio 2012, afferma invece che tutti i suoi piccoli sono stati uccisi. Mi chiedo  se chi dichiara che tutti i suoi piccoli sono stati uccisi lo possa documentare, ed in tal caso sarebbe opportuno produrre la documentazione atta  a testimoniare che la versione italiana del fatto, sia quella attendibile, altrimenti resta difficile capire il perchè di un racconto non corrispondente al vero.
http://www.oipa.org/italia/2012/randagismo/ucraina-ciliegia.html

Non corrispondono al vero, anche molte foto usate per rappresentare la strage di randagi compiuta in Ucraina, a dire che le foto usate indicano realtà di altri paesi, ad esempio Cina,  Romania o America.
La domanda più ovvia è: perchè a  documentare una realtà che secondo i racconti, dovrebbe fornire continuamente la possibilità di fotografare e quindi testimoniare correttamente lo sterminio di randagi, vengono usate foto di altri paesi? Anche in questo caso sarebbe bene  spiegare la funzione di un comportamento che risulta simile a quello riguardante la storia di Ciliegia, ovvero modificare in peggio la realtà dei randagi in Ucraina, con notizie non corrispondenti a quanto dichiarato dai volontari ucraini nel caso della lupa, e con foto che rappresentano la realtà di altri paesi per quanto sono le immagini.

Un esempio:
foto di cani cinesi diffusa come fosse una realtà di maltrattamento in Ucraina e si specifica che: sono stati bruciati vivi più di 20.000 cani. Domanda doverosa da porre a chi diffonde con tanta certezza un falso, dato che non chiarisce trattasi di cani cinesi, le prove di un'affermazione così importante, dove sono? Chi ha quantificato e con quali strumenti è stato possibile farlo, il numero di animali uccisi? E se 20.000 sono stati uccisi vivi, perchè questa foto, e non la testimonianza di quanto viene affermato?

La storia si ripete e  anche questa come altre foto, sono proposte senza nessun chiarimento sul  loro contenuto, così  da essere interpretate sui social network, e dal pubblico in genere, come PROVE della realtà Ucraina, e questo a mio avviso è grave. Questa foto del 3 marzo 2012, testimonia da quanto tempo è in atto la malainformazione sull'Ucraina.

La foto sopra è del 3 marzo 2012, la campagna contro l'Ucraina è in atto tutt'ora sempre con le stesse modalità.
Ancora foto di cani  in Cina:
La foto che segue è sul sito dell'OIPA in un articolo intitolato:
qui invece la stessa foto in un articolo cinese del 2006, per chi ancora volesse avere dubbi.

Qui un'articolo russo dove sono riportate le foto attribuite all'Ucraina e dove si spiega invece chiaramente, a quale nazione siano da attribuire tali comportamenti. 
Qui un articolo cinese del 2007, come  conferma.

Di seguito foto che rappresentano cani in Romania, sempre proposti come fossero comportamenti di sterminio sistematico di randagi, da addebitare all'Ucraina 
la stessa immagine infatti parla di uccisioni in Romania:
e lo conferma un'articolo rumeno che parla di cani soppressi

La foto che segue era stata usata per indicare le stragi in Romania, ora usata per l'Ucraina, pare invece riferirsi al gesto di un folle nel 2003, nella città di Sarajevo (qui):








Su facebook, è pubblicata con la raccomandazione  di condividere a manetta, in modo da avere la massima diffusione di un'immagine che anche in questo caso come nei precedenti,  vuole  rappresentare la presunta strage in Ucraina, usando ancora una volta, immagini che niente hanno a che vedere con l'Ucraina e senza chiarirlo, così da trarre in inganno chi la interpreti come la rappresentazione documentata di un fatto accaduto realmente nel paese attualmente incriminato.



E la storia continua, senza alcun contenimento dei commenti  razzisti, nelle pagine su facebook, di cui gli amministratori sono responsabili:


E' impossibile valutare il numero di persone che hanno subito e subiscono questa FALSA informazione, impossibile quindi  valutare anche il danno che ne segue, ovvero quale possa essere il risultato di tanto odio  e razzismo scatenato verso una nazione intera.

Ad esempio la foto che segue, ad ora ha totalizzato circa 2900 condivisioni ed e' l'ennesimo FALSO
la verità è detta in quest'altra foto tratta dall'articolo pubblicato (qui) dove è descritta la terrificante realtà degli STATI UNITI.

Alcuni commenti alla foto di cani degli Stati Uniti e proposti come fossero ucraini:



Commenti come questi, sono stati scritti un numero incalcolabile di volte sotto ogni foto che, proposta per illustrare la strage di randagi in Ucraina, rappresentava invece  realtà di altri paesi.
Spero si intuisca l'enorme potenziale distruttivo di un simile meccanismo chiaramente manipolatorio. Resta la domanda del perchè, per ora senza risposta. Una certezza tra tante contraddizioni è l'uso ingannevole fatto delle immagini e delle parole che le accompagnano, così come delle parole generalmente usate in questa campagna contro l'Ucraina. E si è capito che queste immagini, queste parole sono potenti, hanno un senso ed uno scopo preciso che presuppongono di superare la realtà, fino a produrre la loro, ovvero un terrificante ologramma o realtà parallela, visibile a chi ha subito il potere delle parole che distruggono una nazione intera, o meglio ancora, molte nazioni da anni, Italia compresa.


ETN è l'organizzazione animalista tedesca che molto ha diffuso e diffonde sulla presunta strage di randagi in Ucraina, campagne che le sono abituali e che pratica contro molti paesi europei.
Presunta strage perchè  non ci sono fonti che abbiano documentato in modo completo e non contradditorio, quanto diffuso in questa campagna contro l'Ucraina. Premesso che nessun animale dovrebbe essere ucciso, e che inaccettabile resta non l'uccisione di mille ma neppure di uno soprattutto per un motivo tanto futile, restano da dimostrare sia i numeri degli uccisi che i metodi usati per ucciderli e fino a che la documentazione necessaria ad una totale trasparenza, non sarà pubblicata, questa campagna è e resta solo l'ennesima diffamazione di un paese, utile al controllo da parte di terzi della sua realtà di randagismo, come sempre è stato e tutt'ora è per l'Italia ma anche per la Romania, Spagna, Grecia, Croazia, Turchia ecc.
Quale ditta ad esempio, fabbrica i forni crematori ambulanti dove si scrive da ogni parte, si brucino cani vivi? Quanti ne ha commercializzati e a chi? E' documentato che cani vivi siano stati bruciati? Se si, dove?

Di ETN ho scritto in due articoli:

CHARITYWATCH, ETN E IL PRATICANDATO DEGLI STUDENTI DI VETERINARIA (qui)


e  (qui)L'INCHIESTA IN GERMANIA E IL RACCONTO IN ITALIA
 Nella realtà parallela di Internet, ETN è un'organizzazione tedesca affidabile, che promuove campagne per la tutela degli animali. Dettaglio di nessuna importanza che abbia preso accordi con l'università di veterinaria in Egitto, e ugualmente di poco conto la non trasparenza sull'uso delle offerte.


Sul sito di Laura Fabbri (qui), firmataria con altri del tragico protocollo d'intesa per i cani di Rieti, l'incontro tra vari "potenti animalisti" che avrebbero dovuto risolvere le sorti dei cani di Rieti che sono invece spariti nel nulla. ETN con gli altri, avrebbe dovuto salvarli.
ma (qui) in un articolo di Charity Watch firmato da Karin Burger e dedicato alle deportazioni di cani italiani, si legge quanto segue
ETN responsabile di un orrendo trasporto di 43 cani, Tribunale amministrativo Freiburg: attivisti per i diritti degli animali hanno violato il diritto del benessere degli animali


Reciproca stima e collaborazione tra ETN, l'OIPA ed il sig. Andrea Cisternino che la rappresenta.
Se ne ha conferma (qui): 

Ciliegia - Il simbolo della nostra lotta per gli animali in Ucraina

Non manca oltre al racconto su Ciliegia, l'indicazione utile ad eventuali versamenti. " oder per Überweisung: Raiffeisenbank Konto-Nr. 103119 Bankleitzahl: 34390 IBAN: AT57 3439 0000 0010 3119 SWIFT-BIC: RZOOAT2L390 Vielen HERZLICHEN Dank - Jeder EURO zählt - HELFT UNS helfen Danke! "
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Riassumendo:  1) Non è chiara la storia di Ciliegia, 2) non documentano realtà di sterminio di randagi in Ucraina foto che hanno la presunzione di farlo, 3) non è trasparente l'organizzazione tedesca ETN. 4) non è comprensibile come le organizzazioni tedesche, ETN tra queste, diffamino reiteratamente da anni l'Italia come un paese pieno solo di canili lager e dedito al maltrattamento di cani e gatti da cui deportare randagi in quantità illimitata per "salvarli", per poi collaborare con un'associazione italiana e sostenerla nell'importazione di randagi per di più disabili, in Italia. La famosa coerenza dov'è?
MA, tutto questo non limita l'aggressività di chi autodefinendosi "animalista", si autorizza a comportamenti inaccettabili,  come risposta naturale e dovuta, in realtà solo obbediente,  alle continue sollecitazioni puramente emotive di una realtà parallela che crea, in modo non documentato e non trasparente, certezze di stragi e legittima odio e  razzismo verso il popolo che propone come abusante. 
Creato il mostro si materializzano i giustizieri, ma il mostro chi è?
ETN si occupa anche di randagi rumeni 

La storia continua da mesi e le foto che rappresentano la strage propongono immagini assolutamente tristi ma purtroppo comuni a tutti i paesi. Non c'è nazione in cui gli animali non subiscano abusi ed in questo l'Ucraina è come tutti gli altri, lo sterminio deve essere dimostrato. Resta quindi da capire il perchè di tanto accanimento contro l'Ucraina per i presunti 20 o 30.000 o chissà quanti in realtà, randagi uccisi.

NON SI PARLA PERO' DELLE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ANIMALI SPARATI, UCCISI O MUTILATI OGNI ANNO IN GERMANIA, 250/300.000 GATTI E 20/30.000 CANI. (qui)
E anche questo è un problema: (qui)
E foto orrende volendo, se ne trovano anche a testimonianza della realtà tedesca 
Usare l'emotività del pubblico è molto facile, documentare è altro e in ogni caso  pare che in Germania ci sia parecchio di che occuparsi se la volontà è di tutelare gli animali, dato che si parla di centinaia di migliaia di vittime ogni anno, dove a confronto il "massacro ucraino" diventa ben poca cosa.

Ugualmente le associazioni italiane dovrebbero occuparsi di randagi italiani senza deportarne  a migliaia verso il baratro e senza importarne, ma aiutando sul posto quando ci siano i mezzi. Certo che i consensi che si hanno importando il cane disabile di cui tutti parlano, mai si avrebbero salvandone anche 1000 dai canili locali.
Sarebbe interessante valutare poi realtà come quella che segue (qui): 90 cani di Viterbo in un canile privato vicino a Modena a INSAPUTA DEL SINDACO? 
E che ne è stato dei cani ospitati nei tre canili che hanno provocato orrore? 

Concludo con una memoria degli infiniti insulti contro il popolo ucraino. 
Posso documentare dove in facebook sono stati scritti e come questi, molti altri. 

Mi auguro che si incominci a intravedere il profilo del burattinaio a cui viene tristemente confermata obbedienza....

Alma Galli

14 commenti:

  1. articolo travolgente, grazie del vostro lavoro.

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  2. Articolo fantastico! Condivido!

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  3. Se tutti gli animalisti fossero come voi il mondo sarebbe migliore!

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  4. A parte il fatto che la teoria nn messa in pratica nn ha mai fruttato,quindi giudicare o opinare su ogni razza dipersone è pressoche inutile.In tutto il mondo compresi noi italiani siamo come la moneta,bifronti poi c'è chi è predisposto con piu facilità a malfare e chi lo è nel benfare.

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  5. Si stanno agitando, e anche parecchio, i neofiti dell'animalismo, finti come il similoro che nascondono interessi di poltrone, servi dei tedeschi e dei politici. Speriamo che in Germania ci finiscano presto anche loro.
    Stefano

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  6. Noi abbiamo passato mesi a denunciare che tutto cio' che dicevano non era vero, che in Ucraina esiste si il problema dei cani randagi ma le uccisioni erano invenzioni dell'Europa Occidentale... Pensate che molti turisti che arrivano in UCraina ci chiedono di andare a vedere dove uccidono i cani... E' uno sporco gioco della Germania (come abbiamo piu' volte denucniato) contro l'Ucraina. Ringraziamo per il vostro lavoro e grazie a quello stiamo preparando una lettera denuncia da mandare a tutti quelli che hanno diffamato e non hanno neanche avuto il coraggio di rispondere alle nostre missive ed inviti a venire in Ucraina. Per chi volesse contattarci noi siamo Ukraina Viaggi, www.ukrainaviaggi.it

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  7. Ah gia mo siamo tutti pilotati dalla Germania.....ma non fatemi ridere,il problema è di TUTTI i paesi,Italia compresa ma ora non fate i santi che 3/4 di voi sará gente che ha condiviso tutti i link possibili ed ora (da bravi italiani) fanno i falsi moralisti.....
    Ok le immagini anche i miei gatti lo han capito non essere tutte vere (eh beh) questa LUMINARE signora ha scoperto l'uovo di colombo,complimenti.....Resta il fatto che la documentazione esiste di quanto stato fatto in Ucraina.....come esiste della Germania dell'Inghilterra dell'Italia dell'America della Cina ecc ecc ecc....
    Quindi cari i miei BIFOLCHI (perchè tali son le persone che si comportano così),prima di osannare/denigrare DOCUMENTATEVI e soprattutto,aprite gli occhi che persone così alimentano molti fuochi per distoglierci da quanto accade alle nostre spalle...

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  8. Qui sopra, il classico commento di un "animalista", insulti e aggressività a nutrire un palese delirio di onnipotenza e onniscienza. Sono già iniziate anche le intimidazioni per chi ancora avesse dubbi su cosa sia l'attuale "animalismo".
    Io continuo.....

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  9. Davvero bell articolo... mi è pure capitato di commentare sotto alcune foto dicendo che non erano dell ucraina ma di altri luighi, vecchie di diversi anni, di realta ben diverse (alcune legate al problema della rabbia) e sistematicamente i miei commenti sparivano... nel migliore dei casi ignorati.

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  10. Oh, ma sempre le solite banalità, signore ILLUMINATO del 6 luglio delle ore 9,42. Le immagini sono si altri paesi, ma cosa cambia, gli ucraini sono assassini, se non sono quelle le foto ce ne sono delle altre, ecc, ecc, ecc. Che noia! Certi personaggi sono fatti con lo stampino, ma vi tengono dei corsi? Noi saremo dei BIFOLCHI, ma voi cosa siete? Quelli che hanno la verità in tasca? Noi ci siamo documentati, lo faccia anche lei, anonimo delle 9,42, perchè, per la pochezza delle cose che scerive e dell'aggressività che dimostra, si capisce che lei non si è documentato affatto.

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  11. Mi permetto di segnalare questo link che con tutta probabilità interessa, parla di cani adottati in Germania... ma forse è già noto
    https://www.facebook.com/media/set/?set=a.194913763916844.47107.183322175076003&type=1

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  12. ecco come in germania presentano TUTTI gli italiani.
    http://www.tierschutzprojekt-italien.de/italia-basta-helfen-sie-den-hunden-in-italienischen-canili/

    Indirizzo reperito nella pagina FB https://www.facebook.com/pages/respekTiere-eV/125228172113

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  13. La diffamazione dell'Italia atta alla deportazione illecita dei nostri randagi ed alla loro vendita in un Paese dove alla presunte "associazioni animaliste" è permesso per legge, venderli anche ai laboratori di vivisezione, è storia vecchia, a dire che è praticata con accanimento da anni. Stò preparando un articolo su questo tema che trovo particolarmente squallido.
    Utile questa segnalazione per i buontemponi spesso razzisti, che si sono divertiti nell'ingiuriare e diffamare gli ucraini, ma non manca niente per i rumeni, gli spagnoli e tanti altri.Pare che l'animalismo faccia rima con razzismo, soprattutto quello d'oltralpe, e in Italia bravi discepoli.....

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  14. Sono ucraina, vegetariana e mi batto continuamente per le leggi degli italiani in italia ma anche e soprattutto per quelli degli animali in tutto il mondo.
    Questi commenti dimostrano soltanto l'ignoranza della gente.
    PER FORTUNA NON SIAMO TUTTI UGUALI, INDIPENDENTEMENTE DAL PAESE DI PROVENIENZA.

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